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Il lato oscuro dell'America


In questo sito ci siamo imposti di non parlare mai di politica. Ma come per tutte le regole può esserci un’eccezione.

Se la Bomba Atomica l’avessero inventata i Tedeschi saremmo finiti in un Lager. Se l’avessero inventata i Russi saremmo finiti in un Gulag. L’hanno inventata gli Americani e siamo piombati nella società dei consumi. Sicuramente il male minore.

L’hanno potuta costruire perché le menti migliori erano colà fuggite dalle dittature ma soprattutto perché solo la più grande potenza industriale ne aveva i mezzi.

L’America è stata per lungo tempo il più potente paese del mondo e, come sempre accade nella storia, ha imposto agli altri la sua egemonia, anche in campo socio-culturale.

Alla base della sua forza c’è il cosiddetto “Sogno Americano”.

Da Wikipedia: Per American Dream ci si riferisce alla speranza che attraverso il duro lavoro, il coraggio, la determinazione sia possibile raggiungere un migliore tenore di vita e la prosperità economica. Questi valori erano condivisi da molti dei primi coloni europei approdati in America, e sono stati poi trasmessi alle generazioni successive. Cosa sia diventato il sogno americano è una questione continuamente discussa; alcuni ritengono che abbia portato ad enfatizzare esclusivamente il benessere materiale come misura del successo e/o della felicità.

Questa ideologia iniziò ad avere le prime crepe ad inizio degli anni ’60. Una nuova generazione rifiutò i valori tradizionali come il “sogno americano”, con la rivolta del 1964 all’Università di Berkley, con la Beat Generation e con il movimento Hippy. E, qualche anno dopo, nel 1968, il seme germogliò in Europa con il Maggio Francese.

Gli obiettivi comuni ai diversi movimenti erano una radicale trasformazione della società sulla base del principio di uguaglianza, l'opposizione ai poteri costituiti in nome della partecipazione di tutti alle decisioni, l'opposizione al capitalismo e alla società dei consumi, la liberazione dei popoli sotto il giogo coloniale, la lotta al militarismo delle grandi potenze, l'eliminazione di ogni forma di oppressione sociale e di discriminazione razziale.

Che bella l’utopia. E che buffo vedere che queste parole sembrano pronunciate da Papa Francesco.

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La mia famiglia era comunista. Nel 1968 avevo 14 anni, troppo pochi per partecipare alle contestazioni studentesche ma abbastanza per schierarmi. Il nemico era l’America e l’alternativa sognata la rivoluzione, il mito il Che. In camera mia avevo appesi alla parete i poster di due oppositori del “sistema”: quello del ‘Comandante’ Che Guevara e quello di Easy Rider. Rivoluzione! Ad infrangere i sogni promessi dal “Sol dell’avvenir” ci pensarono i carri armati Russi in Cecoslovacchia.
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Con l’America ho sempre avuto un rapporto di amore-odio. Amore per molto di quello che la cultura Americana esprime ma Odio per gli imperialisti guerrafondai che si considerano padroni del mondo.

L’America ha poco da spartire con noi. E’ un paese nuovo, creato dal niente grazie al genocidio dei nativi americani e al sangue degli schiavi neri. E’ diverso in tutto. Dagli sport, al cibo, al modo di costruire le case o le automobili, dalla sanità alla libertà di essere armati. Grezzo e superficiale rispetto alle mille sublimi sfumature del saper vivere Europeo. Eppure non c’è un ‘Mito Europeo’ perché siamo tanti paesi diversi, come lo è nel suo piccolo l’Italia. Questa è la grande bellezza ma anche la tremenda debolezza. Ed allora è l’America che definisce (definiva) il futuro del mondo Occidentale.

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Dopo la seconda guerra mondiale c’erano due schieramenti. L’occidente e il blocco comunista. Oggi è tutto tremendamente più complicato. I Russi continuano ad invadere con i carri armati i paesi vicini e ad eliminare gli oppositori in Siberia. La Cina è una superpotenza massima espressione dello sfruttamento dei lavoratori ed assieme all’India possiede metà della popolazione del globo. Paesi governati da ‘minus habens’ hanno la bomba atomica. L’Europa vorrebbe ma non può, e le sue scelte sono quasi sempre sbagliate. Abbiamo in casa milioni di persone che ci considerano infedeli e quindi degni di morte ma, spinti dalla miseria cercano con ogni mezzo di accedere al nostro benessere pur disprezzandoci profondamente.

Ci sarebbe quindi bisogno di coesione nel mondo ‘occidentale’ per far fronte a sfide impossibili.

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Nel giudicare le persone mi definisco un “Lombrosiano” nel senso che dò importanza alle loro caratteristiche fisiche e fisiologiche distintive. Occhi porcini, bocca piccola, faccia cattiva. Parla non come l’uomo più importante del mondo ma come un ubriaco al bar, con affermazioni offensive e grossolani errori che denotano profonda ignoranza. Kennedy bombardava il Vietnam ma nulla da spartire!

Provo grande disgusto per questa America che vuole che gli altri paesi gli ‘bacino il culo’.

Ma questo non inficia la stima che ho per parte della sua cultura.

L’elenco dei suoi scrittori, pittori, fumettisti, attori, registi, musicisti che hanno lasciato una traccia indelebile nella nostra cultura è immenso. Basti dire che senza i neri Americani non ci sarebbe stato il Blues senza il quale non ci sarebbe stato il Rock & Roll.

Infine…. Albert Einstein, Woody Allen, Bob Dylan, Mel Brooks, Isaac Asimov… cito i primi nomi che mi vengono in mente. Sono quelli che Hamas vorrebbe volentieri sgozzare a mani nude (con soddisfazione dei Pro-pal). Scusate questa ultima, velenosa, nota. Giusto per chiarire alla fine da che parte sto, nel bene e nel male.


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Autore : Giorgio Gotti, Mag./2025