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Del Suono, del Rumore e della Musica


Capitolo 1 - premessa
  
dizionari.repubblica.it propone le seguenti definizioni
Suono: prodotto della vibrazione di una sorgente sonora elastica, che si propaga per onde e stimola l'apparato uditivo provocando una sensazione acustica
Rumore: Insieme di suoni contemporanei che si combinano in vibrazioni irregolari provocando spesso una sensazione di fastidio
Musica: Arte di combinare tra loro e strutturare i suoni in un insieme armonico e unitario.
 
c1.jpgVolendo approfondire questo è un estratto da quanto presente in wikipedia alla voce suono - https://it.wikipedia.org/wiki/Suono
Il suono (dal latino sonus) è la sensazione data dalla vibrazione di un corpo in oscillazione. Tale vibrazione, che si propaga nell'aria o in un altro mezzo elastico, raggiunge l'apparato uditivo dell'orecchio che, tramite un complesso meccanismo interno, crea una "sensazione uditiva" correlata alla natura della vibrazione; in particolar modo la membrana timpanica subendo variazioni di pressione entra in vibrazione. (il testo parla poi di onda sonora e sue formule fisiche, nonché di Altezza, Volume e pressione e Timbro del suono. E’ però più interessante invece la descrizione di Suoni e rumori) Si può distinguere il concetto di suono da quello di rumore. Il suono è in generale una sensazione che nasce nell'uomo quando una perturbazione meccanica si propaga in un mezzo elastico facendolo vibrare. Per questa ragione molto spesso abbiamo a che fare con suoni i cui stimoli acustici hanno le componenti in frequenza multipli della frequenza fondamentale. Il rumore è comunemente identificato come una sensazione uditiva sgradevole e fastidiosa o intollerabile. Tuttavia alcuni studiosi ritengono che la differenza di significato tra "suono" e "rumore" sia legata alla controllabilità dell'emissione acustica, e non alla sua gradevolezza. …..
 
c2.jpgFatte queste doverose premesse, per sintetizzare direi che se le vibrazioni sono regolari, uguali l'una all'altra abbiamo un suono; se sono irregolari e tra loro disuguali abbiamo un rumore. Il suono è collegato a qualcosa di gradevole, viceversa il rumore a qualcosa di sgradevole.
La differenza è molto più precisa dal punto di vista scientifico che non da quello della musica. Io ritengo che la differenza principale sia legata alla sensibilità personale. Quindi abbandono la via della dotta trattazione e mi inerpico in quella del parere personale, dell’ascoltatore di suoni. In particolare vorrei confutare la ferrea divisione che sancisce che il nostro orecchio trovi gradevoli i suoni (intonati) e sempre sgradevoli i rumori (non intonati).
Volendo utilizzare come paragonr un altro apparato sensitivo, i gusti musicali mi ricordano i gusti in fatto di vini. Esistono gli astemi, quelli cui piacciono i vini leggeri, o quelli fermi, o quelli con le bollicine. Esistono poi i lavandini che bevono tutto. Io appartengo a quest’ultima categoria anche se prediligo le bollicine. E anche in questo caso emerge la notevole differenza con le nostre dolci (?) metà come nei gusti musicali. Ma non divaghiamo.
 
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Capitolo 2 – quando la musica è rumore (Quindi sgradevole).
Apprezzare una musica dipende da un infinito numero di fattori, non solo i gusti personali ma anche lo stato d’animo, la situazione, ecc. Ci sono musiche che normalmente rifiutiamo d’ascoltare e ci danno anche fastidio. Ma sentire “Romagna mia” mentre si mangia torta fritta e salume ad una Festa dell’Unita (quando c’erano ancora…) dava senso di appartenenza. Come ascoltare musiche “popolari” nel loro paese d’origine. Mi è capitato di trovarmi in vacanza in qualche isola dei caraibi e sentire musica locale che mai avrei sentito a casa. Lì era piacevole e coinvolgente. Non parlo volutamente dei cori da corriera in gita. Essendo uno spaccaballe ci sono molte musiche che mi danno fastidio. Quel “tum-ci-tum-ci-tum” a volume iperbolico che esce dalle macchine di tamarri con lo stereo a mille. La musica che deturpa i luoghi dove i suoni circostanti sono musica: la spiaggia con il rumore delle onde, la montagna con lo stormire delle fronde; e c’è sempre qualche imbecille con stereo al massimo. Il top è però la sonorità dei centri commerciali, indipendentemente dal brano a dal genere proposto. Musica (pseudo) ovunque, anche nei cessi. Ogni negozio ha la sua. Una cacofonia inutile e fastidiosa. Lo fanno perché più sei rimbecillito più compri. (ed infatti il genio dei geni, Brian Eno ha fatto diversi Album di Ambient Music.. ne avete mai sentito uno in quai luoghi??).
Sempre riguardo ai gusti personali, Whole Lotta Love degli Zeppelin cosa pensate fosse per mio padre? Infine dovreste provare a vedere la reazione di mia moglie quando metto su certa musica. Se metto su del Blues o Van Morrison pazienta un po' e poi sbotta nell’immancabile .. “ma vai avanti ancora un pò?!”. Alcuni dischi sono assolutamente proibiti. Una volta per Fripp-Eno abbiamo rischiato la separazione. O me o loro.
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Capitolo 3 – quando il rumore è musica (Quindi gradevole).
Il mio gradire la ripetitività emerge da alcuni gusti musicali. Innanzitutto il blues “tu-du-du-du-dum-dum…” poi certa musica seriale, tipo Terry Riley & company “biru-biru-biru-biru..” (la uso come sottofondo per concentrarmi).
Sarà per questo motivo che c’è una certa gamma di rumori a me gradevoli. Probabilmente perché sono regolari, ripetitivi. Il rumore della lavapiatti, della lavatrice “shh-shh-shh..”. Qui entra probabilmente in gioco qualcosa di prenatale. Non mi spiego invece il motivo per cui andavo in catalessi con il rumore della lucidatrice (per fortuna non le usa più nessuno). Quando sono a letto e sento il lontano rumore di un aereo ad elica è un brivido di piacere, ma qui riemergono probabilmente ricordi dell’infanzia.
Tutto soggettivo. Mia moglie quando va a letto accende la TV. Per lei è un Tavor. Dopo 5 minuti è addormentata. Se poi c’è Porta a Porta -ho verificato personalmente- non fa neanche tempo a mettere la testa sul cuscino.  Mah, le donne! Dice che la TV gli ricorda quando era bambine e sentiva le voci dei suoi genitori nelle altre stanze. Sarà ma io con la TV accesa a letto impazzisco (e si che con la lavapiatti..).
Ah, dimenticavo, anche il rumore del Fon non è affatto male….

Autore : Giorgio Gotti 30/04/2021 - Illustrazioni dell'Autore