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La particolarità delle hit da spiaggia è tipica del nostro Bel Paese. Negli anni 60 in particolare, gli anni del boom, l'estate era il momento migliore per promuovere le canzoni. Fra un tuffo e una dormita sulla sdraio, fra un gelato e una partita a tamburello, gli italiani erano pronti a farsi coinvolgere da queste melodie che richiamavano situazioni e amori balneari. Ed erano pronti a sborsare il necessario per accaparrarsi il 45 giri in modo da poter rivivere, una volta tornati in città, le emozioni, vere o immaginarie, delle loro vacanze, vissute all'ombra dei juke-box.
La più famosa canzone da spiaggia dell'epoca, e una delle prime, 'Sapore di sale' di Gino Paoli (un capolavoro, a prescindere), racconta, in modo paradigmatico, i giorni pigri di una coppia durante una vacanza estiva. Una canzone che 'lascia in bocca il gusto del sale'. Chi ha vissuto quegli anni non può non ricordarla con dolce struggimento: la poetica semplicità del testo, il mirabolante arrangiamento di Ennio Morricone, contrappuntato dall'assolo del sax di un giovane turnista ancora sconosciuto ma destinato a grandi cose, Gato Barbieri. L'ipotesi, non confermata, che fosse stata ispirata dalla conturbante sedicenne Stefania Sandrelli non fa che aggiungere ulteriore magia alla leggenda.
Ma le canzoni da spiaggia sono innumerevoli, dato che nel corso di tutti gli anni sessanta molti cantanti si sono cimentati con il genere, decisamente redditizio. Più la canzone ricordava direttamente la vita in riva al mare e più aveva successo, se ben realizzata.
Non a caso, i titoli e i testi delle più grandi hit del periodo sembrano l'inventario delle frasi fatte della tipica giornata di un bagnante. Ne ricordiamo alcune. |
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Luglio – Riccardo Del Turco (1968) 'Luglio, col bene che ti voglio': una assonanza più che una rima per stabilire che c'è un mese estivo dedicato all'amore che passa e va.
Legata ad un granello di sabbia – Nico Fidenco (1961) Una vera e propria poesia ed una musica cristallina: se non fosse così naif, si potrebbe pensare ad una ispirazione indotta da sostanze stupefacenti.
Stessa spiaggia, stesso mare– Piero Focaccia (1963) Un tormentone di enorme successo, che dura negli anni. Una banale rappresentazione della vita da spiaggia intesa come insieme di situazioni banali. |
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Saint Tropez twist - Peppino Di Capri (1960) Saint Tropez era il mito, il simbolo della dolce vita estiva. Il twist, frenetico ballo simbolo di quegli anni, era la scontata base ritmica di questo luogo comune.
Abbronzatissima– Edoardo Vianello (1963) 'A-A-Abbronzatissima': primo esempio di poesia sperimentale all'interno di una canzonetta. Le canzoni con tema 'abbronzatura' di fatto incoraggiavano le persone, le donne soprattutto, a lunghe esposizioni sotto il sole cocente, poiché la pelle abbronzata era sinonimo di vacanza riuscita. I tumori della pelle ancora non erano stati inventati.
Sei diventata nera– Los Marcellos ferial (1964) 'Nera come il carbon': in questo caso, addirittura, si consiglia che la pelle si carbonizzi, per essere più alla moda. |
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Con le pinne il fucile e gli occhiali– Edoardo Vianello (1962) Canzone bella e riuscita: assoluto prototipo della canzonetta estiva leggerissima. (A proposito, a chi non viene in mente, il povero Dustin Hoffman nella scena della piscina ne 'Il laureato'?)
Ho scritto t'amo sulla sabbia - Franco IV e Franco I (1969) Si narra che fossero due amici appartenenti alla stessa compagnia, in cui evidentemente i Franchi abbondavano. E ci siamo sempre chiesti: ma perché scrivere t'amo sulla sabbia?
Tintarella di luna - Mina (1959) Un altro tipo di tintarella, proposta da una persona intelligente, come Mina, una 'tintarella color latte' che, per fortuna, non fa male alla pelle. |
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Azzurro - Adriano Celentano (1968) Abbiamo lasciato per ultima, volutamente, una bellissima canzone permeata dallo spirito di un'estate rovente in città, che contiene un solo breve accenno alle spiagge, per dove “lei è partita” e dove lui vorrebbe raggiungerla prendendo “il treno dei desideri”. Una canzone fuori dalle righe, “strana” per l'epoca ma che ebbe enorme successo. Tanti anni dopo saremmo venuti a sapere che l'autore, ancora sconosciuto, era un certo Paolo Conte. -------------------------------------------------------- Per concludere, tutti enormi successi, alcuni meritati, altri meno, ma, per un boomer come il sottoscritto, tutti indistintamente portatori di emozionanti ricordi |
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Autore : Stefano Sorrentino, Luglio 2025 | |||||||||