Il
fatto di cronaca è il seguente: in data 6/11/2021, a Las Vegas, un gruppo rock
di giovanissimi romani (Måneskin) ha aperto il concerto della band più emblematica
e famosa del rock di tutti i tempi (Rolling Stones).
Non
voglio certo gridare al miracolo. E diciamo le cose come stanno: si tratta di
un capolavoro di marketing dei produttori della band italiana, sulla scia dei
successi a Sanremo e all’Eurofestival.
Inoltre,
non mi sogno neanche di entrare nel merito degli aspetti musicali, non ho
abbastanza conoscenza del pop/rock contemporaneo per esprimere un giudizio
circostanziato: dico solo che a me i Måneskin piacciono, mi sono
piaciuti fin dalla prima audition a X-Factor (ebbene sì, seguo questo talent
show!); ho anche comprato un loro disco (‘Il ballo della vita’), perché ero
rimasto affascinato dalla loro struggente ballad ‘Torna a casa’. Saranno un
fuoco di paglia? Mah, può anche darsi, non sarebbero né i primi nè gli ultimi e
solo il tempo lo dirà.
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Ma
quello che rimane di sensazionale dell’evento, a mio parere, è la foto dei
quattro ragazzi ritratti con Mick Jagger: quasi un simbolico passaggio di
testimone fra l’uomo che da oltre mezzo secolo regna da sovrano indiscusso sulla
scena del rock’n’roll internazionale e questi suoi nipoti bizzarri e talentuosi
che da poco più di due anni stanno spaccando con il loro rock versione 2.0.
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