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TIME MACHINE

COLLANA CONTROCULTURA
STAMPA ALTERNATIVA - ED. SAVELLI

Spesso i disorsi con l'amico Giovanni vertono sulla musica degli anni '70 o comunque sugli avvenimenti di quel periodo. Finisce quasi sempre che lui recupera dal suo notevole archivio un disco da farmi sentire. Questa volta oltre al disco mi ha prestato anche alcuni volumetti che ha recuperato in cantina (!). Effettivamente come valore letterario quello è il loro posto. Tornato a casa ho cercato quello che anch'io posseggo della collana ed ho deciso di scriverne in questa rubrica, perchè la valenza è assolutmente quella di segno dei tempi.
Sono una straordinaria e fedele rappresentazione di come eravamo, dei sogni e degli errori di quegli anni.

Ho diviso l'articolo in tre sezioni
1- Le copertine
2 - Le pagine interne
3 - Note Finali
 
1 - Le Copertine

Dapprima propongo le copertine (retro/fronte) che da sole bastano per rendere l'idea.
E' interessante conoscere l'anno di pubblicazione: N.3=1974 - N.4=1974 - N.6=1974 - N.11=1975 - N.14=1976


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Come ho fatto per il N.14 che ho recensito nella sezione "Letteratura",(>> link)  mi riprometto con il tempo di fare lo stesso anche per gli altri volumetti.

Di seguito propongo alcune pagine interne che spiegano più di ogni altra parola il clima di quegli anni.


2 - Le Pagine Interne
Dal N.3 fare Controinformazione. Mi permetto un breve commento. Le pagine che propongo sono aberranti. Segnalo quella veramente inqualificabile del capitolo "Il Sesso" (a destra nella terza immagine). Da queste farneticanti pagine si evince come sono nate le Brigate Rosse.
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Dal N.6 "I Padroni della Musica"
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Dal N.11 "Guru Cola" - non lasciano stare nemmeno i bambibi
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Dal N.14 "Vivere Bene" - si alza il tiro, si inizia a parlare di sparare
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3 - Note finali.

gs1.jpgErano anni difficili. Erano gli anni della strategia della tensione, delle bombe nelle banche e sui treni. Molti di noi (me compreso) percepivano come profondamente ingiusto il "sistema" e simpatizzavano per le forze che ad esso proponevano un'alternativa. Molti cambiamenti positivi nella nostra società sono frutto delle lotte di quegli anni, una su tutte il diritto al divorzio. Però, specialmente alla luce degli attuali avvenimenti, mi viene da pensare che aver creduto che il comunismo fosse la soluzione sia stato un colossale abbaglio. Tragico errore che ha coinvolto  molti giovani che hanno scelto la strada sbagliata della lotta armata seminando solo lutto e dolore.

Ma la cosa più paradigmatica di tutto è la biografia di Giulio Savelli.

Nasce a Roma nel 1941 da famiglia nobile (principi Savelli). Nel 1963 fonda la casa editrice Savelli che è sicuramente la più rappresentativa dell’estrema sinistra negli anni sessanta e settanta. Oltre alla collana di Stampa Alternativa fu famoso per la pubblicazione del libro “Porci con le ali”, grande successo  editoriale.

Fu espulso dal Partito Comunista Italiano per avere pubblicato il periodico La Sinistra.  

Fu anche editore del mensile Soviet, distribuito per soli cinque numeri tra il 1970 e 1971.

Contrordine Compagni. Nel 1996 è stato eletto deputato alla Camera, nella lista di Forza Italia. Nel dicembre 1997 passa all'Udeur e nel 1999 al CCD.

Mi astengo da ogni commento.
 

Autore : Giorgio Gotti, 19/06/2022