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SYD BARRETT

Shine on you crazy diamond


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Non è stato una rock star. Non è diventato miliardario, casomai possedendo una collezione di Ferrari d’epoca. Non ha riempito gli stadi ai suoi concerti. E’ morto povero e solo.

Ma dal 1965 al 1967 era un genio musicale, l'anima creativa della sua band, l’inventore del nome, l’ideatore del sound, l’autore della maggior parte dei brani e principale ideatore dei primi effetti visivi e scenici dei concerti.

Dopo il grande successo del loro primo album iniziò il suo degrado mentale dovuto a probabili disturbi psichici mai diagnosticati (rifiutava di andare dai medici) combinato all'abuso di allucinogeni. Diventò ingestibile.

Non si presentava ai concerti. E se si presentava non suonava. O suonava sempre la stessa nota per ore. O si metteva a scordare la chitarra senza ragione. Gli alti componenti della band decisero di rimpiazzarlo.

E lo fecero vigliaccamente, ovvero senza dirglielo in faccia ma semplicemente facendogli sapere tramite la casa discografica che i suoi servizi non erano più richiesti. Fu probabilmente il colpo di grazia alla sua fragile psiche perché non capì mai per quale motivo fosse stato estromesso da quella che era la "sua" band.

Dopo molti anni gli ex-amici ebbero rimorso di quella azione, di aver scelto il successo ed i soldi abbandonando un amico a cui fino a quel momento dovevano quasi tutto.

E scrissero questa canzone.

 

Shine on you crazy diamond 

Parte I-V

Remember when you were young,

you shone like the sun. (*)

Shine on you crazy diamond.

 

Now there’s a look in your eyes,

like black holes in the sky.

Shine on you crazy diamond.

 

You were caught on the cross fire

of childhood and stardom,

blown on the steel breeze.

Come on you target for faraway laughter,

come on you stranger, you legend, you martyr, and shine!

 

You reached for the secret too soon,

you cried for the moon.

Shine on you crazy diamond.

 

Threatened by shadows at night,

and exposed in the light.

Shine on you crazy diamond.

 

Well you wore out your welcome

with random precision,

rode on the steel breeze.

Come on you raver, you seer of visions,

come on you painter, you piper, you prisoner, and shine!

 

Part VI-IX

Nobody knows where you are,

how near or how far.

Shine on you crazy diamond.

 

Pile on many more layers

and I’ll be joining you there.

Shine on you crazy diamond.

 

And we’ll bask in the shadow

of yesterday’s triumph,

sail on the steel breeze.

Come on you boy child, you winner and loser,

come on you miner for truth and delusion, and shine!


Note

(*) qui a cavallo dei due versi si sente una risata, riferimento a quella di Syd

(**) Il verbo “to pile on” significa, in senso ampio, criticare qualcuno/qualcosa ingiustamente, soprattutto il caso di un gruppo che prende di mira una singola persona (pile = impilarsi, unirsi, ammucchiarsi). “Many more layers” sono gli strati di una persona, i suoi livelli interiori, ma il senso è che le persone criticano a fondo. Con questo verso, Waters sembra dire che Syd Barrett è bersaglio di critiche e cattiverie a causa dei suoi problemi mentali. Con “I’ll be joining you there” gli sta dicendo che sarà al suo fianco senza allargare le fila di chi lo prende di mira.

>>> leggi la traduzione in italiano

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Bellissima canzone che racconta la storia di Syd, dall'ascesa quando era giovane e brillava come il sole, al declino. Narra dei suoi fantasmi e della pazzia che avanza e della pressione ingestibile che il mondo dello spettacolo ha esercitato su un giovane molto fragile. E’ un omaggio all’artista d’avanguardia, un visionario in anticipo sulla sua epoca che sognava di diventare un pittore. La canzone si conclude con una nota di speranza, invitando tutti a brillare e ad essere se stessi, indipendentemente da ciò che la vita potrebbe riservarti.


Il destino segue percorsi imperscrutabili ed a volte tragicamente ironici

Nel giugno 1975 negli studi di Abbey Road, dove i Pink Floyd stavano registrando proprio Shine On You Crazy Diamond, si presentò un uomo grasso, calvo, senza sopracciglia e con due borse della spesa che si comportava in modo strano. I membri del gruppo per molti minuti non lo riconobbero. Era Syd. Ascoltò il brano a lui dedicato e commentò: "suona un po' vecchia". Poi se ne andò, non facendosi mai più sentire.


Roger Keith Barrett, detto Syd (Cambridge6 gennaio 1946 – Cambridge7 luglio 2006), è stato il  fondatore e leader dei Pink Floyd dal 1965 al 1968, quando, a causa del manifestarsi del disturbo schizoide di personalità che lo affliggeva e fino a quel momento rimasto latente, fu spinto a lasciare il gruppo.

Nel 1970 pubblicò un paio di album come solista, ma ormai le sue condizioni psicofisiche erano compromesse. Scomparve rapidamente dalle scene isolandosi dal mondo e tagliando i contatti con tutti. Visse il resto della sua vita nella casa di famiglia insieme alla madre nel tranquillo anonimato di una vita semplice, dedicandosi  alla pittura e al giardinaggio.

Il suo innovativo stile chitarristico e la sua propensione all'esplorazione di tecniche sperimentali, come l'utilizzo di dissonanze, distorsione, e feedback, ebbero un enorme impatto su molti musicisti, da David Bowie a Brian Eno a Jimmy Page.


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The Madcap Laughs

Barrett


Proposte di Ascolto (clic the pic)
 
bshr.jpg Shine on you crazy diamond  (1975) da Wish You Were Here

yu1.jpg  link al Focus #5/2024


Autore : Giorgio Gotti, Febbraio 2024