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ROCK E FANTASCIENZA |
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Premessa |
In questo articolo
proveremo a parlare brevemente del connubio tra rock e fantascienza, per sommi
capi in quanto una sua trattazione esaustiva richiederebbe un’enciclopedia, non
un semplice articolo.
Sia il rock che la
fantascienza nascono come generi commerciali, rivolti ad un pubblico
adolescente. Poi il rock inizia a sperimentare testi e musiche che divengono
vere forme d’arte. Lo stesso accade nella fantascienza che dagli anni ’40 si
sviluppa con maggiore rigore scientifico, profondità psicologica e cura
stilistica.
La fantascienza ha
fatto il suo ingresso nella musica rock a partire dalla seconda metà degli anni
’60, in concomitanza con l’emergere della psichedelia con l’uso di potenti
allucinogeni e delle sperimentazioni musicali. Le tematiche fantascientifiche
nei testi rock sono state una naturale evoluzione dell’esplorazione di nuovi
orizzonti artistici e tematici, permettendo agli artisti di espandere i confini
della narrazione musicale, incorporando visioni del futuro, mondi alternativi e
tecnologie avanzate. Ed anche fuori dal mondo anglosassone la contaminazione
tra musica rock e fantascienza ha creato dei veri e propri movimenti musicali
in particolare in Germania.
Di seguito forniamo un
elenco (non esaustivo) degli artisti che hanno trattato temi fantascientifici o comunque legati allo spazio,
suddiviso per nazione ed in ordine alfabetico, limitando la trattazione al periodo
musicale degli anni ’70. |
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Inghilterra |
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David Bowie E’ stato l’artista
fondamentale per il connubio rock-fantascienza con il suo alter ego Ziggy
Stardust, presentato nell’album The Rise and Fall of Ziggy Stardust and
the Spiders from Mars del 1972. Ha interpretato straordinariamente l'alieno T.J.Newton in L'uomo che cadde sulla Terra.
Di questo parliamo
nell’articolo >>>> Ziggy.
Elton John
Grande successo con “Rocket
Man (I Think It's Going to Be a Long, Long Time“) contenuta
nell'album Honky Château, del 1972, scritta da Bernie Taupin ed ispirato
da un racconto di Ray Bradbury
ELP Nel 1971 gli ELP realizzarono
Tarkus (>>>> vedi link Tarkus) album che evidenzierà
il connubio tra rock progressivo e fantascienza dove la lunga suite di Tarkus
(20 minuti divisi in vari movimenti) viene considerata il manifesto del rock
progressivo.
Gong
Frutto delle visioni dello
stravagante e geniale Daevid Allen è una fantastica saga, famosa come la
“Trilogia di Radio Gnome”, che ruota attorno ad un’emittente aliena che lancia
messaggi intergalattici in musica dal pianeta Gong e narra di folletti, teiere
volanti e personaggi bizzarri. I Gong, come band, sono i deputati a divulgare
attraverso la loro musica le buone vibrazioni di Radio Gnome, l’emittente del
Pianeta Gong, per diffondere sentimenti di fratellanza e gioia.
Hawkwind Sono stati i
principali esponenti della SF-Rock, abbracciando completamente il concetto di
“space rock”, spingendo i confini del rock psichedelico verso territori più
fantascientifici e futuristici. La loro musica e le loro performance live
evocano viaggi spaziali e dimensioni alternative. Hanno anche collaborato
con scrittori di fantascienza come Michael Moorcock. (>>>> vedi
link Hawkwind)
Moody Blues Con il loro concept album In Search
of the Lost Chord del 1968, hanno esplorato temi esoterici e cosmici,
mescolando elementi di fantascienza con introspezione psichedelica. (>>>>
vedi link Moody)
Nektar Nei loro primi album
questa band progressive ha trattato temi fantascientifici. Journey To The
Center Of The Eye (1971) è un concept album che narra la storia
di un astronauta a cui viene data una profonda conoscenza dagli extraterrestri.
Con Remember The Future (1973) si rivisita il tema
degli extraterrestri che garantiscono un'illuminazione umana, ma con un
ragazzo cieco come protagonista. (>>>> vedi link
Nektar)
Pink Floyd I Pink Floyd hanno
inizialmente incorporato sonorità spaziali e testi surreali che riflettevano un
interesse per l’esplorazione mentale e cosmica. Il loro album di debutto, The
Piper at the Gates of Dawn (1967), guidato dall’influenza di Syd
Barrett, presenta brani come “Astronomy Domine” che evocano
viaggi spaziali e visioni cosmiche. Sono stati sicuramente i primi alfieri di
questa tendenza con canzoni come “Set the Controls for the Heart of the
Sun” del 1968, che presentano testi enigmatici e atmosfere sonore
evocative di viaggi spaziali e universi alternativi. Nell’album Relics
sono stati i primi ad esplorare atmosfere e tematiche ‘cosmiche’ con brani come "Interstellar
Overdrive", "Cirrus Minor", "Careful with That Axe,
Eugene".
Dopo l’uscita di
Barrett dalla band, i Pink Floyd hanno continuato a sviluppare il loro stile
unico, culminando in capolavori come The Dark Side of the Moon (1973)
e Wish You Were Here (1975). In questi lavori, hanno combinato
temi esistenziali e cosmici utilizzando un approccio musicale che fonde rock,
elettronica e suoni sperimentali per creare un’esperienza quasi trascendentale.
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America |
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Byrds. Uno dei primi
tentativi di inserire elementi di fantascienza nei testi rock è il brano “Mr.
Spaceman” dei Byrds, pubblicato nel 1966, che parla di un incontro
ravvicinato con alieni.
Paul Kantner/Jefferson
Starship
“Blows Against the Empire” (1970) è un superprogetto al quale
collaborano vari musicisti della West Coast, come David Crosby e Jerry Garcia; è
un concept-album in cui viene descritta una razza umana giovane e ribelle, che
varca gli spazi siderali alla ricerca di un mondo in cui creare un'utopia reale.
Jimi Hendrix Era affascinato
dall’idea di altri mondi e dimensioni, e questa passione si rifletteva nel suo
approccio sperimentale alla musica dove le sue composizioni psichedeliche e
l’uso innovativo degli effetti sonori creavano paesaggi sonori che evocavano
viaggi intergalattici e visioni futuristiche. |
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Germania |
Kosmische Musik
è un filone più
specifico del Krautrock. I due termini sono spesso usati erroneamente
in modo intercambiabile; Krautrock fa riferimento alla scena musicale rock tedesca
degli anni settanta mentre Kosmiche Musik è legato a forme musicali
nuove basate sulla musica elettronica. Questo perché non si può confondere
Amon Düül con Tangerine Dream.
Tra il 1970 e il 1974
un eterogeneo gruppo di giovani musicisti tedeschi quali Klaus Schulze, Florian
Fricke, Manuel Gottsching, Edgar Froese, Achim Reichel, attraverso la loro musica
cercarono il passaggio per superare i confini del conosciuto e spalancare le
porte della percezione. Poi con il successo il sogno svanì ed i corrieri
cosmici tornarono sulla terra, ognuno occupato a comporre musica sempre
splendida ed ispirata, ma questa volta come normali musicisti rock.
Rolf-Ulrich Kaiser In questa scena
non si può non citare questo critico-scrittore-produttore, il quale coniò la
definizione di Kosmische Musik e co-fondò due etichette che
pubblicarono una gran mole di lavori di qualità che rispondevano ai nomi
di ”Ohr”, (poi ”Kosmische Musik”), e la Pilz. Una
figura controversa, per alcuni genio per altri truffatore.
Ash Ra Tempel
I musicisti Manuel
Gottsching e Hartmut Enke nel 1970 divisero una sala prove con gli Agitation
Free ed i Tangerine Dream. Con il batterista di questi ultimi, Schultze, formarono
gli Ash Ra Tempel. Tra il 1971 ed il 1972 realizzarono due album, l’omonimo Ash
Ra Tempel e Schwingungen, (senza Schulze) classici
album di Kosmische Music che basavano le proprie lunghe suite cosmiche sugli
intrecci psichedelici della chitarra di Manuel Gottsching. Poi il connubio con
Leary produrrà Seven up dal nome della bevanda in cui Leary scioglieva
l’LSD. Tra i tanti lavori è da citare lo straordinario album solista di
Gottsching, Invention for Electric Guitar del 1974. Successivamente gli
Ash Ra Tempel si trasformarono negli Ashra, per conquistare il mercato anglosassone, ma ormai privi della creatività
iniziale. Popol Vuh Con i primi due lavori Affenstunde ed In den garten Pharaos i Popol Vuh realizzarono due capolavori che trascinavano l’ascoltatore in un lisergico viaggio tra tempo e spazio. Successivamente il leader Florian Fricke si convertì sia al Cristianesimo che all’Induismo, trasformando la propria musica in lunghi sogni mistici. (>>>> vedi link Popol Vuh)
Klaus Schulze
Partecipò al primo
album dei Tangerine Dream, (Electronic Meditation), per poi unirsi
a Göttsching negli Ash Ra Temple. Dopo queste esperienze
abbandonò la batteria per cimentarsi con le tastiere e sintetizzatori,
esordendo nel 1972 con quello che è considerato come uno dei grandi capolavori
della Kosmische Musik Irrlicht. Della sua ricerca sonora degli anni
successivi possiamo citare il doppio Cyborg, seguito negli
anni’ 70 anche da Blackdance, Picture music, Timewind.
Tangerine Dream – La band di Edgar
Froese è stata la pietra angolare sulla quale è gravitato il fenomeno della
musica cosmica, portando l’ascoltatore verso galassie irraggiungibili. Nei primi anni ’70 questo gruppo realizzò
album splendidi ed irripetibili quali Electronic Meditation, Alpha Centauri (disco
con cui si afferma il termine Kosmische Musik), Zeith, Atem, Phaedra. La
loro musica non cerca di ispirare nell’ascoltatore immagini o sensazioni, ma lo
catapulta direttamente dentro al Cosmo di cui riproduce il suono.
Agitation Free nella prima parte della loro carriera furono in grado di miscelare Rock, Psichedelia e Cosmische (>>>> vedi link Agitation)
Cosmic Jokers Sono una creatura di
Rolf-Ulrich Kaiser con il contributo di Timothy Leary. Una storia
piuttosto complessa da narrare che vede tre capitoli: il primo è a nome Sergius
Golowin con l’album Lord Krishna von Goloka; il
secondo a nome Walter Wegmuller con l’album Tarot ed infine il
terzo con il nome Cosmick Jokers
, che Kaiser, utilizzando materiale dalle jam effettuate insieme dagli
Ash Ra Tempel, i Wallenstein e Dieter Dierks,
utilizza per stampare nel
solo 1974 più di 5 album, senza informarne i musicisti. Guru Guru Nel loro album d’esordio Ufo questa storica band del rock tedesco mescola tra le tante cose anche tendenze Space Rock (>>>> vedi link Guru) |
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Francia |
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Magma Attivi dall'inizio del
1970, hanno creato una saga spaziale in musica raccontata in una lingua con
tanto di sintassi e grammatica (il kobaïano), ideata dal loro
batterista e fondatore Christian Vander. Nel primo album omonimo del 1970 si
narrano le vicissitudini di un gruppo di persone che fugge dalla Terra
destinata all'annientamento e trovano rifugio sul pianeta Kobaïa. La bellezza
della nuova patria spinge i membri della spedizione a tornare sulla Terra per
portare un messaggio di speranza che, però, non viene compreso.
I Magma hanno creato un
intero universo parallelo con la loro musica, inventando una lingua e una
mitologia proprie. I loro album raccontano storie di lotte e sopravvivenza su
pianeti immaginari, utilizzando queste narrazioni per affrontare tematiche
esistenziali e sociali profonde
Jean Michel Jarre attivo soprattutto
tra gli anni settanta e gli anni ottanta, ha pubblicato dischi principalmente
strumentali ma che richiamano esplicitamente atmosfere e ambientazioni fantascientifiche.
Ricordiamo, tra gli altri, Oxygene (1976) ed Equinoxe (1978).
Rockets Un altro gruppo che ha
fatto della fantascienza un "marchio di fabbrica". Per questa band,
che ha avuto successo tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni
ottanta, il legame con la fantascienza è così esplicito da essere presente non
solo nella quasi totalità delle canzoni ma anche nelle esibizioni sul palco.
Con un look che richiama
quello dell'equipaggio di un'astronave, con vestiti argentati e simboli
spaziali tra la fine degli anni’70 e l’inizio degli anni’80 riscuotono successo
ovunque, soprattutto in Italia, che diventa la patria d'adozione
Air Non si possono infine
non citare gli Air anche se fuori ‘periodo’ che esordiscono nel 1998 con
l'ottimo Moon Safari. Fantascienza non solo nel titolo del disco ma
anche nelle ambientazioni (musica elettronica aggiornata agli anni novanta). |
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Italia |
E’ giusto citare anche
le molte influenze fantascientifiche nel prog italiano Area Con “Maledetti
(Maudits)" (1976) la band di Demetrio Stratos ci porta in un mondo
fantapolitico in cui la società è divisa in corporazioni e dove un plasma,
custodito nel computer di una banca, rappresenta la coscienza collettiva;
questa, a causa di un guasto alla macchina, si disperde in modo irreparabile. Baffo Banfi L’ex tastierista dei
Biglietto per l’Inferno nel 1978 rilasciò "Galaxy my dear" , bel
disco a base di sintetizzatore più affine alla scuola tedesca
"cosmica" che al classico rock progressivo italiano. L'album è
dedicato da Baffo Banfi stesso a Klaus Schulze, definito suo maestro, col
quale stabilì una solida relazione amicale e professionale. Balletto di Bronzo nella
mini-suite “Missione Sirio 2222” (tratta dal disco
d'esordio Sirio 2222) viene raccontatala storia di una sfortunata
spedizione verso Sirio. Franco Battiato E’ forse l’artista
italiano che più si è ispirato alla fantascienza. Il suo disco d’esordio Fetus
(1972) un mix di musica elettronica, avanguardia e progressive rock è un concept
album ispirato alla celebre opera dello scrittore britannico Aldous
Huxley Il mondo nuovo (Brave New World, 1932). Anche
nel concept album successivo Pollution (1972) l'ispirazione è
ancora Il mondo nuovo di Huxley. L'inquinamento cui si
riferisce Battiato è quello elettromagnetico; nelle note di copertina infatti
si legge "Gesto sonoro in sette atti dedicato al Centro Internazionale
Studi Magnetici". Roberto Cacciapaglia, compositore e pianista,
intorno al 1974 entra in contatto con Rolf Ulrich Kaiser (dell'etichetta
tedesca Ohr) il quale pubblicherà il suo primo disco dal titolo Sonanze,
primo LP quadrifonico pubblicato in Italia. E’ un disco di sperimentazione
che unisce strumenti della musica elettronica come tastiere e sintetizzatori
alla musica sinfonica contemporanea. Con questo lavoro entra in contatto con
gruppi musicali tedeschi come i Popol Vuh, coi quali si esibisce in
concerto, Tangerine Dream e Wallenstein. Nel 1978 realizza Sei
note in logica, partitura per voci, orchestra e computer. Finardi La canzone italiana a tema fantascientifico più nota è “Extraterrestre” di Eugenio Finardi, traccia contenuta nell'album Blitz del 1978. Il protagonista, insoddisfatto della propria vita, invoca un intervento alieno che cambi la propria esistenza ("Extraterrestre portami via / voglio una stella che sia tutta mia / extraterrestre vienimi a cercare / voglio un pianeta su cui ricominciare"). L'intervento alieno si concretizza, il protagonista finisce davvero su un altro pianeta ma alla fine prevale la nostalgia per il pianeta natio ("Extraterrestre portami via / voglio tornare indietro a casa mia / extraterrestre non mi abbandonare / voglio tornare per ricominciare!"). Lo stesso Finardi, in una delle canzoni di maggiore successo (Musica ribelle, del 1976) rende omaggio alla Kosmische Musik ("Marco di dischi lui fa la collezione / e conosce a memoria ogni nuova formazione / e intanto sogna di andare in California / o alle porte del cosmo che stanno su in Germania").
New Trolls Infine del 1978
è Aldebaran, canzone che fa riferimento all'omonima stella come
metafora del desiderio di esplorare e scoprire. |
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Autore : Giorgio Gotti, Settembre 2024 |