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Do Androids Dream of Electric Sheep? |
Philip K. Dick |
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BLADE RUNNER - parte seconda |
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Indice Articoli |
Premessa Da giovane sono stato
un lettore accanito. Leggevo di tutto: fumetti, romanzi, gialli, fantascienza.
In quegli anni la grande casa editrice Mondadori aveva diverse collane. Per “I
Gialli Mondadori” seguivo i racconti aventi per protagonista Nero Wolfe, di Rex
Stout. Sarei poi passato a quello che rimane tutt’ora il mio preferito, Philip
Marlowe di Raymond Chandler. Sto divagando. L’altra collana di
Mondadori era la mitica “Urania” ad uscite settimanali (!). Libricini da
divorare in un paio di giorni, poco impegnativi ed a volte anche interessanti.
Era la fantascienza “classica” che arrivava da noi in Italia con qualche
decennio di ritardo. Tra la molta “robaccia” c’erano tuttavia alcuni autori di
caratura, Asimov su tutti. Qualche anno dopo, passato il periodo delle letture
“sveltine” e forse aumentando l’età (o maturità), cercando letture più
interessanti mi imbattei nei romanzi di Dick. Fu amore a prima lettura e come
faccio con le mie grandi passioni, mi procurai nel tempo tutta la sua
produzione letteraria. |
Breve biografia
Vita molto burrascosa con molteplici matrimoni (6) falliti e dipendenza
da droghe. Fin dai primi anni cinquanta assunse anfetamina, prescrittagli
dallo psichiatra per curare una lieve forma di schizofrenia e gli stati
depressivi di cui soffriva occasionalmente. Dick sviluppò una tossicodipendenza
dalla sostanza, la cui assunzione lo aiutava anche a sostenere altissimi ritmi
produttivi nella scrittura. Ebbe anche un periodo in cui utilizzò lsd e
mescalina. Nel 1974 Dick incominciò a sentire voci ed avere visioni in sogno e da
sveglio che lo convinsero di vivere esperienze mistiche ed essere in
comunicazione con un'entità superiore. Quando anche l’ultima moglie lo abbandonò
nel 1977 fu ricoverato dopo un tentativo (mal riuscito) di suicidio, e nel periodo
di degenza giunse alla conclusione che la presenza che lo aveva sempre
accompagnato nella sua travagliata esistenza era Jane, la sorella mai morta. Si spense a 53 anni il 2 marzo 1982, proprio quando i diritti
delle sue opere cominciavano finalmente a dargli una certa sicurezza economica
ed a poche settimane dall'uscita del film Blade Runner, che quindi non
poté vederle completato, anche se riuscì a visitarne il set. Personalità dunque molto
complessa, si direbbe oggi border-line. Aveva una sorella gemella morta dopo
pochi giorni causa intolleranza al latte materno, forse sottovalutata dalla
madre. Questo fatto lo segnerà per sempre, tanto da voler essere sepolto accanto a lei, in una tomba
doppia. Per comprendere appieno la sua psiche basti pensare che si era
convinto di essere solo il sogno della sorella morta. |
Il libro
Già solo il titolo è un capolavoro. “Ma gli androidi sognano
pecore elettriche?” che come da italica ignoranza fu tradotto in “Il
cacciatore di androidi”. La trama del libro è diversa da quella del film. La storia si svolge nel 1992, anno in cui la
Terra è stata stravolta da una guerra nucleare che
l'ha ridotta a un desolato pianeta nel quale gran parte degli esseri umani
sono migrati nelle colonie extramondo e
la quasi totalità delle specie animali si sono estinte. Rick Deckard è un cacciatore
di taglie che vive con sua moglie Iran a San
Francisco. Non è il
detective duro e solitario stile Marlowe ma un uomo sposato con una
moglie depressa, che deve portare a casa lo stipendio, un personaggio molto più
grigio, triste. La moglie lo tormenta perché possiede
una pecora robotica malfunzionante e non
l’oggetto simbolo del ceto sociale ricco: un’animale vero. Quando finalmente
le procurerà grazie ai soldi delle taglie una capra vera, Rachael, una androide
con cui ha una triste storia d’amore, va a casa sua e gliela uccide. Pellicola e romanzo si differenziano inoltre per il carattere
problematico del film rispetto alla natura degli androidi: laddove nella
pellicola si è portati quasi a solidarizzare nei confronti degli esseri
artificiali, nel libro essi appaiono freddi, calcolatori e del tutto privi di
qualsiasi sentimento. La triste morale del romanzo è che non sono gli androidi
ad assomigliare agli uomini, ma gli uomini ad assomigliare agli androidi. |
L’Opera Dick è considerato uno dei più grandi
scrittori americani, venendo rivalutato da scrittore di fantascienza ad importante autore
postmoderno,
precursore della corrente artistico-letteraria dell'Avantpop. Sono diversi i temi ricorrenti nelle visionarie storie di
Dick, per molti aspetti antesignane delle atmosfere tipiche del cyberpunk. Sarebbe
molto lungo parlarne per cui invito
il lettore interessato ad approfondire in internet. Per chi volesse approfondire la sua opera cito alcuni titoli di
romanzi tra i tanti della sua vasta produzione
§
The Man in the High Castle, 1962 (La
svastica sul sole)
§
The Simulacra, 1964 (I
simulacri)
§
The Penultimate Truth, 1964 (La
penultima verità)
§
The Three Stigmata of Palmer Eldritch, 1965 (Le
tre stimmate di Palmer Eldritch)
§
The Zap Gun, 1967 (Mr. Lars,
sognatore d'armi)
§
Ubik, 1969 (Ubik, mio signore)
§
Confessions of a Crap Artist, 1975 (Confessioni
di un artista di merda)
§
VALIS, 1981 (Valis, in La
trilogia di Valis)
§
Radio Free Albemuth, 1985 (Radio
libera Albemuth) |
Il cinema Dopo la sua morte il cinema ha attinto a piene mani all’opera
di Dick, anche perché quando era in vita rifiutava le sceneggiature che non gli
piacevano. Alcuni tra i film più famosi sono
·
Atto di forza (1990) di Paul Verhoeven è
basato sul racconto Ricordiamo per voi.
·
Confessions d'un Barjo (1992) di Jérôme Boivin è basato sul romanzo Confessioni di un artista di merda.
·
Screamers - Urla dallo
spazio (1995) di Christian Duguay è basato sul racconto Modello Due.
·
Impostor (2001) di Gary Fleder è basato sul
racconto Impostore.
·
Minority Report (2002) di Steven Spielberg è
basato sul racconto Rapporto di minoranza.
·
Paycheck (2003) di John Woo è basato sul
racconto I labirinti della memoria.
·
A Scanner Darkly - Un
oscuro scrutare (2006) di Richard Linklater è basato sul romanzo Un oscuro scrutare.
·
Next (2007) di Lee Tamahori è
basato sul racconto Non saremo noi.
·
Radio Free Albemuth (2010)
di John Alan Simon è basato sul romanzo Radio
libera Albemuth.
·
I guardiani del
destino (2011) di George
Nolfi è basato sul racconto Squadra riparazioni. Inoltre
·
Alcune scene di Terminator (1984)
e l'idea della guerra futura dove androidi assassini
cercano di intrufolarsi nei rifugi camuffandosi da esseri umani, rimandano in
modo chiaro a Second Variety (Modello due, anche Screamers),
·
La sceneggiatura di The Truman
Show (1998) di Peter Weir presenta alcune analogie con il romanzo Tempo fuor di sesto,
·
La trilogia di Matrix (1999-2003), delle sorelle Wachowski, tratta alcuni temi centrali nell'opera di
Dick, tra i quali l'alienazione, l'esistenza di
diversi piani di realtà, e la presenza di una entità superiore non
umana (in Matrix, l'Architetto) che controlla i destini umani. Tra
i romanzi più vicini alla trilogia di Matrix si possono citare Valis, Ubik e La svastica sul sole.
·
Il concetto di "Viaggio nel Subconscio" e di
"Architettura Onirica" su cui si basa il film Inception ricordano
molto da vicino il romanzo Ubik, e anche
i personaggi, ognuno con una particolare capacità di alterare la realtà,
ricordano da vicino la squadra di Joe Chip.
·
Il film The Island appare
ispirato al libro La penultima verità, con cui
condivide buona parte della trama, con una parte di umanità schiava
inconsapevole. Infine
per la televisione
·
Minority Report -
serie TV (2015).
·
The Man in the High
Castle - serie TV (2015), basata
sul romanzo La svastica sul sole.
·
Philip K. Dick's
Electric Dreams - serie TV (2017), basata
su vari racconti dell'autore
Fonte Wikipedia |
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Un ultima considerazione, forse banale. Vi siete mai chiesti perché Google abbia un sistema operativo che si chiama Android e perché la sua linea di dispositivi mobili si chiami Nexus? |
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Autore : Giorgio Gotti, novembre/2023 |
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