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FLEETWOOD MAC


 parte quarta - "The End of the Game", il capolavoro di Peter Green


Indice Articoli
 

THE END OF THE GAME

 

Siamo nel 1970 e si era appena aperto un nuovo decennio, sulla scia di quel mitico 1969, stagione fondamentale per l’arte e ricca di eventi significativi: i tre giorni di Pace Musica & Amore di Woodstock, il concerto dell’Isola di Wight, il manifesto generazionale di Easy Rider. Musicalmente parlando è la consacrazione della psichedelia sulla scena hard rock anglosassone, la genesi del krautrock, lo sviluppo della musica elettronica. Dopo Woodstock il rock non sarebbe stato più lo stesso: quella colonna sonora e quell’idealismo ottimista di radice californiana che insieme avevano alimentato sogni, speranze, utopie e critica sociale delle nuove generazioni di tutto il mondo, la famosa Beat Generation, da lì a poco si sarebbero trasformati e dissolti.

Primo album da solista di Green, registrato nel giugno del 1970, solo un mese dopo aver lasciato i Fleetwood Mac, l’album The End Of The Game si colloca perfettamente in questo contesto temporale.

Lo stile di questo album si discosta radicalmente dai precedenti lavori di Green, e consiste in brani rivisitati di una lunga jam sperimentale studio, e le sei tracce che ne derivano hanno una struttura musicale molto libera o inesistente, essendo tutte strumentali.

Inciso in una sola notte, "The End Of The Game" rimane una delle pietre miliari del rock strumentale dell'epoca. Tutte le tracce si basano sull'improvvisazione, forti di una notevole perizia tecnica dei collaboratori, creando il fortunato connubio di psichedelia e jazz-rock che permea il disco.  "The End Of The Game" non è solo il viaggio schizofrenico di una mente sconvolta dall’LSD ma anche l’urlo disperato di una generazione che assiste al lento dissiparsi di un sogno: la fine dei giochi.

E’ anche letteralmente la fine dei giochi di Peter Green, la sparizione di un talento raro ed autolesionista che, all’apice del suo percorso creativo, colpito da una crisi mistico-religiosa e sconvolto mentalmente a causa di uno smodato dosaggio di sostanze stupefacenti, scelse la via eremitica, estraniandosi dal mondo circostante per ritirarsi a fare volontariato tra Stati Uniti, Israele ed Europa.

 
 
Tracce

Side one

1. "Bottoms Up" – 9:05

2. "Timeless Time" – 2:37

3. "Descending Scale" – 8:17

Side two

1. "Burnt Foot" – 5:16

2. "Hidden Depth" – 4:54

3. "The End of the Game" – 5:08

 

Crediti
All tracks composed by Peter Green

Peter Green – guitar

Zoot Money – piano

Nick Buck – keyboards

Alex Dmochowski – bass guitar

Godfrey McLean – drums, percussion

 


Proposte di Ascolto

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  The End of the Game (full album)

 

Autore : Giorgio Gotti, Ottobre 2025