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  MARCUS KEEF

Fotografo e designer creatore di iconiche copertine


In questo articolo parliamo di un grande fotografo dalla vita “professionale” breve, paradossalmente simile a quella di molti gruppi per i quali ha creato splendide copertine di LP, lavorando come designer e fotografo dal 1968 al 1974.

Breve Biografia

Cosa fareste se, dovendo intraprendere una carriera artistica, vi trovate davanti un famoso omonimo? Scegliereste un altro mestiere o cambiereste nome. Scelse quest’ultima opzione Keith Stuart MacMillan (nato nel 1947) che cambiò il suo nome professionale in "Marcus Keef" per evitare qualsiasi sovrapposizione o confusione con il fotografo e ballerino di poco più anziano e affermato Keith Lionel McMillan (1934-2012)

Il giovane Stuart saggiamente decise che uno pseudonimo avrebbe evitato potenziali problemi di lavoro, dove "Keef" è un'ovvia interpretazione del Keith "Keef" Richards degli Stones ed il nome "Marcus" è probabilmente di origine latina. 

Marcus Keef, o a volte più semplicemente solo “Keef” iniziò la sua carriera intorno al 1968, lavorando prevalentemente con le etichette Vertigo, RCA (Neon) e CBS realizzando alcune delle copertine di album più iconiche ed enigmatiche della fine degli anni '60 e dei primi anni '70.

Il suo lavoro di progettazione di album scema attorno al 1972 per poi interrompersi intorno al 1975/1976. Secondo un’intervista rilasciata nel 1979 durante le riprese di un video promozionale di Kate Bush (per la canzone "Wow"), la produzione televisiva e video ha suscitato un nuovo interesse per lui “Ho iniziato nel settore come fotografo e disegnatore di maniche. Intorno al 1968 ho iniziato, fotografavo e disegnavo le copertine degli album e l'ho fatto per sette o otto anni. Mi sono un po' stufato di farlo perché a quel punto ne avevo fatti praticamente più di mille (esagera!!)  ed ero solo un po' annoiato. E pensavo davvero che la cosa emergente fosse il film e in particolare la videocassetta per il mondo della musica.

Le sue produzioni video hanno incluso tra gli altri Blondie, Queen, Abba, Paul McCartney, The Who ma soprattutto Kate Bush.

A metà degli anni '80 Keef decise di entrare in televisione e creò The Chart Show che andò in onda con grande successo per 12 anni. MacMillan ha quindi lanciato il suo canale televisivo digitale, Chart Show TV. È il presidente di CSC (Chart Show Channel) Media Group Limited e direttore di diverse società associate, tutte nel settore della produzione televisiva e video.

Nota. L’unica foto attendibile l’ho trovata sulla “Kate Bush Encyclopedya” (ultima foto di destra)

Infatti non è bastato al nostro firmarsi “Marcus Keef”. Molte fonti in internet lo confondono con il suo quasi omonimo, dandolo addirittura per morto (come questi) nel 1972.

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Lo stile

I suoi capolavori sono fotografie trattate con tecniche particolari per ottenere colori sfumati e tenui, spesso sperimentando con la pellicola a infrarossi, esplorando le tecniche dei falsi colori, dove le foglie sono di colore rosa invece che verde creando un effetto surreale e misterioso.

Il suo design spesso comprendeva l'intero fronte e retro della copertina, noto come stile apribile. Altra caratteristica originale per quel periodo era che raramente rappresentava i musicisti ma personaggi umani, preferibilmente una donna. I colori erano tenui, sfumati, i paesaggi vasti, solitari e misteriosi

 

Alcune famose copertine


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COLOSSEUM – Valentine Suite (1969)

Inizio con il botto! Nel 1969, per il secondo e fortunatissimo LP dei Colosseum, Keef  realizza la sua prima e probabilmente più iconica copertina che rappresenta una bellissima donna, in piedi tra due altissimi candelabri in uno sfondo crepuscolare e desolato


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ROD STEWART – An Old Raincoat Won’t Ever Let You Down (1969)

Primo album di Rod Stewwart. Figure in movimento volutamente sfocate. Quanti ne seguiranno l’esempio!


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BLACK SABBATH – Black Sabbath (1970)

Può essere considerata la copertina che ha aperto la strada a tutto il filone delle copertine ossianiche. Una giovane donna sospesa in un paesaggio sepolcrale, corrispondentemente alla descrizione del testo di “Black Sabbath”.

Vedi articolo nella sezione >>>> copertine


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AFFINITY - Affinity (1970)

Marchio di fabbrica. La modella preferita di Keef e la fotografia delicatamente a "falsi colori".

(vedi articolo >>>>)
 
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BLACK SABBATH – Paranoid (1970)

Un’altra iconica copertina, giocata sul movimento ed il colore.

 
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WARHORSE (1970)

Per il primo album dei Warhorse (formati da Nicky Simper, ex basso dei Deep Purple) Keef ha rappresentato i protagonisti travestiti da soldati della prima guerra mondiale avvolti in una atmosfera nebbiosa.


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BEGGAR'S OPERA – Act One (1971)

Per il pmo album dei Beggar’s Opera Keef ha realizzato una composizione surreale, quasi circense, con personaggi mascherati che paiono essere usciti da un film di Federico Fellini. Interessante l’esasperazione delle forme e la stravaganza degli abiti.


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CRESSIDA – Asylum (1971)

Per il secondo album di questa band Keef ha utilizzato un'immagine metafisica ed inquietante.

(vedi articolo >>>>)


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NIRVANA – Local Anaesthetic (1971)

Valore di questi Nirvana a parte, copertina affascinate che gioca sulle immagini di esterno / interno copertina.

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DAVID BOWIE - The Man Who Sold The World (1971)

Famosa 'dress cover', che presenta Bowie che, in Ambiente Vittoriano, indossa un abito femminile d’epoca. (la foto non fu poi utilizzata dalla casa discografica)


L’avventura Neon

n00-logo1.jpgAll’inizio degli anni ’70 molte delle grandi major discografiche avevano creato una loro sotto-etichetta per l’emergente mercato underground al fine di controbattere la concorrenza delle etichette indipendenti, Island e Virgin in testa. Così la Decca realizza la Deram, la EMI la Harvest e la Philips la Vertigo. Buon ultima arriva la RCA che fonda la Neon. (L’argomento “Etichette” meriterebbe un capitolo a parte.)

La Neon parte alla grande, strappando alla Vertigo il suo artefice, il manager olandese Olav Wyper, e Marcus Keef che connota con le sue copertine lo stile del marchio. Ma l’avventura dura solo un anno, il 1971, il tempo di produrre 11 album, alcuni dei quali piccoli capolavori prog. Questa repentina chiusurà condizionerà negativamente le carriere dei gruppi prog più promettenti, come Indian Summer, Spring e TonTon Macoute.

Elenco delle referenze

NE 1 – Fair Weather / Beginning From An End,

NE 2 – Chris McGregor's Brotherhood Of Breath / Chris McGregor's Brotherhood Of Breath

NE 3 – Indian Summer / Indian Summer (vedi articolo >>>>)

NE 4 – Tonton Macoute / Tonton Macoute (vedi articolo >>>>)

NE 5 – Dando Shaft / Dando Shaft

NE 6 – Spring / Spring (vedi articolo >>>>)

NE 7 – Shape Of The Rain (Riley, Riley, Wood And Waggett)

NE 8 – Raw Material / Time Is…..

NE 9 – Centipede / Septober Energy (vedi articolo >>>>)

NE 10 – Mike Westbrook / Metropolis

NE 11 – The Running Man / Running Man


Alcune splendide copertine per la Neon

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INDIAN SUMMER - Indian Summer (1971)

Un paesaggio desertico, assolato, reso più drammatico dall’effetto di polarizzazione.

(vedi articolo >>>>)


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TONTON MACOUTE - Tonton Macoute (1971)

Quintessenza dello stile di Keef: colori tenui, atmosfere morbide e sospese ma sempre con un fondo di inquietudine e mistero.

(vedi articolo >>>>)


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SPRING – Spring (1971)

Una delle più quotate copertine di Keef. Rappresenta il corpo riverso di un soldato avvolto nella bandiera, il cui sangue scorre nell’acqua mentre dall’altra parte della riva qualcuno (probabilmente la band) lo osserva.

(vedi articolo >>>>)


Autore : Giorgio Gotti, maggio 2023 - si ringrazia Taras per il materiale sonoro generosamente fornito